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Capunti con fichi pecorino e noci

Dopo aver fatto l’ultimo bagno, prima di ripartire, dopo aver salutato tutti gli amici, quelli che probabilmente rivedremo il prossimo anno, stessa spiaggia, stesso mare, dopo aver fatto l’ultimo bagno nell’ultimo dei weekend estivi al mare, quello che ci portiamo impresso nella mente e nel cuore per tutti mesi che verranno, dopo tutto ciò si ritorna alle nostre normali, straordinarie vite, fatte di vita reale, corri corri, figli, lavoro, cucina.

Il dolce e amaro rientro che ci riconnette con la quotidianità, un passaggio in cucina in punta di piedi potrebbe rendere il tutto più leggero, non trovate?

Con il sapore delle vacanze ancora sulle labbra, un paniere ricco di fichi, i più dolci che sono riuscita a trovare, ho unito del buon pecorino piccante, delle noci e lasciato amalgamare il tutto con i capunti di casa Milo uno dei grandi formati della tradizione pastaia italiana interpretati con la migliore semola di grano duro pugliese.

Ciao, ciao vacanze!

 

pasta e fichi

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CAPUNTI, FICHI, PECORINO E NOCI

 

INGREDIENTI

  • 5 fichi freschi ( di cui 1 per la decorazione)
  • 3 noci
  • 6 cucchiai di pecorino
  • Pepe nero
  • Sale olio evo qb
  • Foglie di basilico per decorazione
  • 350 g di capunti I nobili, pasta secca principato di Puglia Casa Milo

PREPARAZIONE

  • Fate bollire abbondate acqua salata
  • Nel frattempo fate scaldare una padella e tostate del pepe, tagliate i fichi a fette uniteli al pepe e aggiungete un mestolo d’acqua. I fichi devono cuocere per circa 5 min e caramellarsi appena.
  • In una ciotola versate il pecorino grattugiato ed unite poco per volta acqua fredda creando una crema molto densa.
  • Fate cuocere la pasta, scolatela al dente (tenete un paio di mestoli di acqua di cottura da parte) e versatela nella crema di fichi. Spegnete il fuoco.
  • Amalgamate la pasta versateci la crema di pecorino e unite poco per volta a fuoco spento l’acqua di cottura, sino a creare una crema.
  • Impiattate, unite delle noci tostate, 2 fette di fichi, foglie di basilico e servite.
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Mariangela Russo. Alla ricerca di uno Stile unico

Se fosse una stagione sarebbe l’estate italiana, se fosse una città
sarebbe Matera, ricca di fascino e tradizione, se fosse un colore,
l’azzurro del mare o il rosso delle fragole della sua terra,
se fosse uno stile…
Senza dubbio il suo!
L’abbiamo vista in questo ultimo anno, muoversi tra mise en place ricercate,
frutta, verdura e outfit colorati, richiami alla Dolce Vita
e un mix vintage che spazia dagli anni ’60 agli ’80.
Il suo stile di vita ci fa sognare, tanto da diventare di grande ispirazione,
ma qual è il suo segreto?
Scopriamolo insieme attraverso i suoi consigli,
e i miei suggerimenti finali, per ricreare questa unicità che tanto ci piace!

by: Alessandra Dani

Ho sognato  a lungo ogni singolo angolo della mia casa, ho immaginato ogni oggetto nelle notti insonni, studiato e ricercato tutto ciò che mi appartiene e mi assomiglia.

Spesso sui social mi vien chiesto come abbia realizzato la mia cucina, la mia casa, i vari nomi dei brand degli oggetti che mi circondano, dove e con quale criterio affronti i miei acquisti. Sempre più difficile per me rispondere in maniera netta e semplice ed ora vi racconto il perché.

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Siamo d’accordo sul fatto che tutti vorremmo distinguerci ed esser unici, avere delle case personalizzate e non realizzate a stampo.

Ma quello che spesso accade è proprio il contrario, si rincorrono troppo le mode, lasciandosi influenzare dalle tendenze del momento mettendo da parte quello che invece è il proprio gusto.

Quante volte acquistiamo ciò che realmente ci piace e che ci emoziona?

Capita invece che durante gli acquisti sia più semplice lasciarsi trasportare da ciò che il mercato del momento offre, a volte per una questione di tempo, a volte per superficialità, si rischia di incorrere in acquisti sbagliati e non proprio originali. D’altronde si sa, andare a caccia d’oggetti di stile o ricercati necessita di tempo, giorni, mesi a volte anni. L’oggetto giusto, l’arredo che fa al nostro caso ha bisogno di tempo e negli anni ho imparato a farlo e ad acquistare solo quando qualcosa mi crea emozione e mi fa sentire quel  famoso formicolio allo stomaco.

La bellezza di arredare una casa con mobili ed oggetti dei mercatini o negozi unici sta proprio in questo, saper attendere la giusta occasione e avere la pazienza di non riempire uno spazio per la necessità di farlo, quanto abbellirlo con ciò che realmente ci piace. Quante volte, guardando un mobile, un oggetto, un accessorio o altro avete esclamato, ‘ sembra proprio adatto a me!’.

So, però che non si può far cosi per tutto, una vita certamente non basterebbe!

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Molta gente crede che servano cifre pazzesche per aver una casa unica e bella, che acquistare marchi famosi dia loro unicità e stile e spesso vi rinunciano perché convinti sia necessario spendere una fortuna in arredi e complementi. In realtà tutti possiamo rendere il nostro stile unico e ricercato. Non è infatti necessario acquistare pezzi di design che valgono cifre esorbitanti: l’importante è saper scegliere con gusto e raffinatezza. Ho imparato a rovistare nei vecchi armadi, sulle bancarelle anche quelle meno attraenti, nei vecchi garage tra i vestiti da notte di mia zia mixando il vecchio con il nuovo secondo il mio gusto, mettendo da parte tutto ciò che mi piace e creando senza volerlo uno stile unico.

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Questa tavola ne è un esempio, tessuti classici si mescolano con pezzi moderni dalle linee pulite, delle tovagliette in lino dai colori più vivi sposano quello dei bicchieri per rompere con il macinapepe di color lilla. Una vecchia ceramica accoglie una piantina di basilico e delle moderne lampade da tavola creano l’atmosfera romantica.

Vi lascio i miei consigli utili e quelli che mi hanno permesso di ottenere il mio stile, un mix tra l’attuale e il vintage.

1 Scegliere  in stile minimal

Se non si hanno le idee chiare, un buon punto di partenza è il Basic. Sia in arredamento che per il look personale, al giorno d’oggi è decisamente semplice ottenere un risultato elegante senza spendere una fortuna. Basta infatti mantenersi sullo stile che privilegia il minimalismo, qualsiasi sia l’epoca scelta. Ogni ambiente deve accogliere solo gli elementi che si rivelano funzionali, le linee devono essere pulite. D’altronde si sa, su una tela bianca è sempre più semplice costruire il resto e decorare.

2 La cura del dettaglio

Per uno stile ricercato ed esclusivo, non bisogna mai dimenticare che la differenza sta nei più piccoli dettagli.

Nulla di nuovo lo so, ma a volte questo particolare sfugge.

Non occorre dunque strafare, acquistando complementi d’arredo eccessivamente costosi o scegliendo oggetti che esaltino al massimo sfarzo. Al contrario: la vera eleganza è un’altra ed è quella che si riesce a cogliere solo nelle piccole cose, nei minimi dettagli, un foulard  vintage, degli orecchini pescati nel guardaroba della nonna, una vestaglia che si trasforma in un vestito.

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3 Mixare stili diversi senza esagerare?

A volte le regole vanno infrante e saper mixare colori, stili e forme non è proprio semplice. Anche qui occhio ai costi, non è necessario spendere una fortuna per risultare originali, piuttosto andate cauti se non siete sicuri di certi accostamenti e se mai sentite di aver osato sappiate che avrete creato qualcosa di davvero unico ed originale.

4 Investire sui classici

Nel dubbio su cosa scegliere, quella del  classico può aiutare molto, che si tratti della fantasia di un tessuto come le righe, di un materiale, l’argento o le ceramiche, un capo, un pantalone di lino, ecco loro fanno parte di quella famosa tela bianca sulla quale tutto è possibile ricreare.

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5 I suggerimenti di Alessandra Dani

Se trovate che tutto ciò non sia sufficiente a darvi un’idea precisa del mio stile e non avete voglia di star li a girare, vi lascio ai consigli della super Ale che con le sue ricerche saprà mandarvi dritti ad uno shopping mirato.

 

 

 

 

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1. Borsa intrecciata in foglie di palma naturali con manici in cuoio, Gelsomini. / 2. Si ispira a Campo de’ Fiori il piatto in ceramica artigianale dipinto a mano, Popolo. / 3. Coppa gelato in acciaio inossidabile Hay. / 4. Spirito Dolce Vita per i tovaglioli vichy in cotone e lino con finitura croquet, che ricordano le tavole delle trattorie italiane, La Redoute. / 5. Le splendide ceramiche artigianali realizzate in Puglia per  Studio Riviera, un mix and match di pezzi unici dallo stile non convenzionale. / 6. Camicia Lou in cotone biologico con collo arricciato e inserti in pizzo, Sézane. / 7. Vassoio in acciaio inossidabile 18/10, linea Kuru Kuru Alessi, design Naoto Fukasawa. / 8. Richiama le forme arrotondate degli anni ’60 con il tipico rivestimento in tondino di pvc denominato “spaghetti” la poltrona da esterno Mya, in alluminio e pvc, Fiam. / 9. Brocca in ceramica portoghese linea Tomato, dall’inconfondibile stile Bordallo Pinheiro, un mix tra creatività, natura e humor. / 10. Grembiule in cotone riciclato al 50%  dall’iconico motivo Unikko, il pattern che ha celebrato quest’anno i 60 anni dalla sua creazione, Marimekko. / 11. Pomodoro datterino giallo biologico, delle pendici del Gargano, conservato al naturale, Bio Orto. / 12. Villeggiatura: Italian Summer Vacation, un coffee table book sul concetto della villeggiatura, l’arte della vacanza italiana a ritmo lento, raccontato attraverso la raffinata selezione delle proprietà Belmond in Italia. Assouline.

FOOD

Lasagne all’uovo con pesto di limoni e stracciatella

Domenica d’estate e non prepari una bella teglia di lasagne?

Una ricetta fresca e veloce, non avrete bisogno nemmeno di cuocere la pasta in acqua. Per questo piatto ho usato le lasagne all’uovo 100% grani di Puglia di Casa Milo ed ho  preparato un pesto di limoni, aggiunto semplicemente del latte e della stracciatella fresca.

Il tempo del passaggio in forno e il piatto da portare in tavola sarà pronto.

 

Lasagne con pesto di limoni e stracciatella

Ingredienti

  • 2/3 limoni grandi
  • 180 g di parmigiano reggiano + parmigiano da spolverare
  • 100 g di mandorle tostate o pinoli
  • Mezzo spicchio d’aglio
  • Olio evo, sale e pepe nero qb
  • Burro qb
  • Succo di mezzo limone
  • 4/5 foglie di basilico
  • 200 g di stracciatella
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 confezione di lasagne fresca all’uovo Casa Milo #adv

Procedimento

  • Preparate il pesto pelando la buccia del limone privandola completamente della parte bianca. Tostate la frutta secca e mettete nel mixer, unite la scorza, parmigiano, olio, aglio, succo di mezzo limone, sale e basilico. Otterrete una bella crema.
  • Prendete una pirofila e imburratela, stendete la sfoglia di lasagne all’uovo cruda, adagiate il pesto e la stracciatella, mettete un’altra sfoglia di lasagne e continuate sino a terminare gli ingredienti.
  • L’ultimo strato prevede anche l’aggiunta di una spolverata di parmigiano e del bicchiere di latte. Questo vi servirà a tenere umida la pasta in forno senza cuocerla in acqua precedentemente.
  • Mettete tutto in forno per circa 18 min a 180°C
  • Gustate tiepida

 

calamarata melanzane
FOOD

Calamarata con crema di peperoni arrostiti e melanzane

Al rientro dal mare era sempre un gran caos in casa.

La sabbia era ovunque e tutti in giro per casa, chi nella doccia chi ancora con l’adrenalina del mare addosso, gli schiamazzi e i corri corri tra cucina e le varie stanze. Gli adulti in panne non sapevano se lavarci o mettersi ai fornelli per sfamare quei cinque pargoletti che urlavano cibo. D’altronde Il mare ha sempre messo di buon appetito e devo dire che da piccoli noi ne avevamo, eccome. Le numerose proposte di colazione al mare non erano sufficienti a mantenerci buoni sino al pranzo.

Ricordo che spesso si utilizzava qualche avanzo del giorno prima e questa ricetta che vi propongo nasce proprio da un recupero.

Fu proprio in una di queste domeniche che la nonna si mise subito a cuocer la pasta mentre noi venivamo bonificati dai residui del mare.

Il condimento della pasta era a base di avanzi, dei peperoni arrostiti della sera prima e delle melanzane fritte con mentuccia fresca che sulla tavola

d’estate non mancava mai.

Di qui la mia idea di riproporre una variante di quella che fu un successone.

Per dimezzare i tempi la prossima volta che arrostite dei peperoni, ricordate di prepararne di più e tenerli da parte per questa ricetta, potrete frullarli, congelarli e usarli al momento giusto.

 

calamarata melanzane

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CALAMARATA DI PEPERONI ARROSTITI E MELANZANE FRITTE

I piatti di recupero non hanno bisogno di grande attenzione nelle dosi, andate un po’ a sentimento e se qualche ingrediente risulterà di troppo non preoccupatevi, sarà buono ugualmente.

Questa ricetta è per circa 4 persone e le porzioni sono generose.

INGREDIENTI

  • 8 pomodorini
  • 3/4 peperoni colorati
  • 1 melanzana
  • 400 g di calamarata fresca di Casa Milo
  • Olio ev, sale e pepe qb
  • Cacio ricotta a sentimento
  • erbette qb

PREPAPARAZIONE

  • Lavate tutte le verdure e mettete a grigliare o in forno (come preferite) i peperoni e i pomodori. Una volta cotti frullateli unendo olio sale ed erbette e mettete da parte.
  • Tagliate la melanzana come preferite, dadini o striscioline e fatela friggere in olio evo ben caldo, Scolate e lasciate asciugare su un piatto con carta assorbente.
  • Nel frattempo fate cuocere la pasta, il formato calamarata 100% filiera Puglia di Casa Milo sarà perfetto, accoglierà perfettamente la salsa di peperoni.
  • Scolatela al dente, unite la salsa di peperoni, le melanzane fritte, foglie di basilico e una generosa dose di cacio ricotta semi stagionato. Un piatto perfetto anche se servito e mangiato freddo.
natale in campagna
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Natale in campagna

Ogni anno la sfida per la tavola di Natale si ripropone e questa volta contro ogni tendenza che vuole fiocchi e oro ovunque, la mia proposta cade sullo stile country.

Ad ispirarmi per questa tavola insolita come proposta natalizia, un luogo semplice ed autentico che amo proprio per la serenità che sa infondere.

Siamo nella campagna Pisticcese, in provincia di Matera, Basilicata.

Bonaria è una dimora di campagna che soprattutto nel periodo che va dalla primavera all’autunno accoglie ospiti da ogni parte, alla scoperta della nostra bella terra.

Proprio qui  con l’aiuto della mia cara amica, Anna Maria ho realizzato una tavola colorata, dal tratto country e mediterraneo. Il Natale  su questa tavola lo si percepisce dalla scelta di piccoli dettagli come il verde della tovaglia, del pino e dell’abete oltre che dalle candele.

Una proposta inusuale, lo so che spero vi piaccia.

natale in campagna

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Come realizzare questa tavola di Natale country

  • Per prima cosa abbiamo steso una tovaglia in lino verde pino; un pezzo autentico, tirato fuori dal baule della nonna. Stessa provenienza i tovaglioli che però sono bianchi e di fiandra.
  • I piatti un classico, bianchi con disegni bucolici blu.
  • Le posate eleganti, quelle delle occasioni speciali per intenderci e i bicchieri, rigati, bassi per l’acqua, dei calici più eleganti dalla linea pulita per il vino.
  • Candele dai toni caldi come centrotavola e delle brocche che accolgono rami di abete, pino, melograno e sparsi sulla tavola, frutta secca ed ortaggi del periodo. Tutti elementi presenti in loco e che abbiamo voluto valorizzare rendendoli protagonisti.
  • Una vecchia zuppiera con coperchio capovolto si trasforma in alzata dove abbiamo posato frutta di stagione colorata.
  • I cuscini in velluto di colori differenti, impreziosiscono le semplici sedute e regalano un tocco di classe.

 

natale in campagna

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Il Natale in campagna

Piccoli accorgimenti renderanno la vostra tavola di Natale speciale, ricordate sempre di quanto sia importante contestualizzare certi decori. Non dimenticate anche di creare l’atmosfera con luci basse e candele, un fuoco acceso e della musica jazz di sottofondo. Il profumo sarà inevitabilmente quello dei sughi delle feste, degli arrosti impegnativi e anche se un po’ di fritto ravviverà l’odore dei vostri abiti, fa nulla, siamo a Natale e tutto è concesso.

Il panettone, quello buono buono nemmeno a dirlo così come il vino e soprattutto mi raccomando siate  un po’ più buoni.

Buon Natale.

Mariangela

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FOODLIFESTYLE

stelline in brodo di polpette e verdurine

Una ricetta, semplice e gustosa per questo Natale, pensata per i più piccini ma che sono certa piacerà tanto anche ai più grandi.

Questo è il piatto preferito di Cecilia e in occasione di questa pubblicazione abbiamo preparato insieme le polpettine. Pochi e semplici ingredienti, una ricetta che scalderà il cuore e accontenterà il palato di tutti.

Stelline in brodo di polpettine e verdurine

INGREDIENTI

  • 250 g di carne macinata
  • 30 g di parmigiano reggiano+ parmigiano di finitura
  • 100 di mollica di pane
  • 1 ciuffo di prezzemolo
  • Sale e olio evo qb
  • 2/3 uova
  • 100 g di verdure miste oppure minestrone
  • 250 g di stelline Casa Milo pasta secca 100% filiera Puglia

PROCEDIMENTO

  • Per prima cosa prepariamo il brodo con 2 litri di acqua, le verdurine del minestrone, un giro di olio, sale. Portiamo ad ebollizione e lasciamo cuocere per almeno 1 ora.
  • Nel frattempo realizziamo le polpettine mischiando la carne macinata con le uova, il formaggio, il prezzemolo tritato, sale e la mollica di pane. Dopo aver amalgamato bene gli ingredienti, formiamo con il palmo delle mani delle piccole polpette e le tuffiamo a cuocere nel brodo per almeno 15/ 20 minuti.
  • Con l’aiuto di una schiumarola togliamo tutte le impurità del brodo che saranno affiorate. Aggiustiamo di sale se necessario e versiamo le stelline nel brodo. Lasciamole cuocere per i minuti riportati sulla confezione e serviamo il piatto caldo con una generosa spolverata di parmigiano reggiano.
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torta di Kaki per la colazione di Natale

In cucina avvengono le magie che non t’aspetti, se poi ci sono i bimbi nei paraggi e il periodo è quello natalizio, ecco che la magia si trasforma in realtà.

Qualche giorno fa in campagna d’amici che hanno una coltivazione di kaki ci hanno omaggiato di una cassetta ricca di questi frutti che fanno ricordare la mia infanzia. Durante l’inverno erano immancabili sulla tavola dopo il pranzo, la cena o da ornamento come centrotavola.

Sinceramente non mi tornano in mente molte ricette che abbiano come ingrediente principale il kaki se non quella della  marmellata e questa torta che ho trovato sul web e alla quale ho apportato le mie piccole modifiche e che trovo davvero interessante.

Il giusto equilibrio tra la dolcezza del kaki e il gusto amarognolo del cioccolato, morbida e profumata, una torta ideale per le colazioni delle feste natalizie.

Piccole curiosità sul kaki

L’albero del kaki è originario della Cina, ma è in Giappone che ha avuto maggiore diffusione. È un albero molto resistente ed ha un frutto molto nutriente, adatto a ridare energia quando siamo stanchi perché contiene molti zuccheri, oltre a potassio e vitamina C. Una piccola curiosità su questo frutto. In Giappone, il kaki è l’ingrediente principe per la preparazione di alcuni vini, oltre a prestarsi per la realizzazione del sakè.

Occupiamoci della ricetta, pronti?

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TORTA DI kAKI al cioccolato

Per realizzare questa torta la polpa dei kaki deve essere molto matura.

Un consiglio per farli maturare in pochi giorni è quello di mettere i frutti in un ambiente caldo vicino a frutta come mele, banane o pere, che producono un gas naturale e ne accelera la maturazione.

INGREDIENTI

  • 400 g di polpa di kaki maturi
  • 350 di farina 00
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 30 g di cacao amaro in polvere ( io in mancanza, ho usato una bustina di ciobar)
  • 50 ml di latte
  • 3 uova
  • 90 ml di olio di semi
  • 150 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • Una manciata di frutta secca ( pistacchi, noci, mandorle )
  • Scaglie di cioccolato a piacere ( una manciata)
  • Zucchero a velo per decorazione (facoltativo)

PROCEDIMENTO

  • Per prima cosa prelevate tutta la polpa dei kaki e frullatela per renderla liscia.
  • In una ciotola capiente sbattete le uova con lo zucchero unite il pizzico di sale, l’olio a filo e continuate a frullare.
  • Aggiungete il latte e frullate ancora.
  • Unite la polpa, mescolate ed ora è il momento di versare la farina ( poco per volta )  il lievito e cacao in polvere setacciati.
  • Tagliate la frutta secca a piacere e mescolatela nell’impasto insieme alle scaglie di cioccolato (facoltativo)
  • Accendete il forno a 180° C modalità statico. Foderate uno stampo da 20/22 cm, versate il composto e fate cuocere per 45 min circa. La prova dello stecchino aiuta sempre a capire la cottura ottimale.
  • Una volta sfornata, lasciate raffreddare su una gratella e spolverate con poco zucchero a velo.
  • PS  I cerbiatti in foto li ha voluti Cecilia. Le sembrava fossero in montagna.

 

 

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Per Halloween? Fettuccine con zucca, brie, salsiccia e crusco

 

La zucca è la protagonista indiscussa di questa stagione e divenuta negli anni simbolo della festività di Halloween. Ma sapevate che prima di essa fu la rapa ad esser regina di questo giorno spaventoso?

Furono gli Irlandesi a portare quest’usanza in America ma ben presto si accorsero che la rapa era troppo piccola da scavare per posarci una lanterna, ed e’ qui che si fece strada la zucca.

Nei secoli questo giorno è diventato pretesto commerciale che dall’America si è catapultato in Europa, trovando in quest’ortaggio il simbolo per eccellenza, ed eccolo comparire

nei costumi, decorazioni, elementi d’arredo, alle confezioni di dolciumi sino ad arrivare in tavola con ricette sempre più curiose.

La mia proposta per Halloween è una fettuccina al forno,

Una pasta firmata Casa Milo, 100% filiera Puglia,  aldente e porosa che raccoglie tutto il sapore della zucca, arricchita dal gusto della salsiccia, del brie e peperone crusco.

Un leggero passaggio al forno per dargli un aspetto creepy e degno di una tavola di halloween.

 

zucca

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zucca

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FETTUCCINE ZUCCA, SALSICCIA, BRIE E PEPERONE CRUSCO

Piccole accortezze per la riuscita eccellente di questo piatto.

Utilizzate l’acqua di cottura per tenere morbida la pasta e la crema di zucca in cottura nel forno. Preparate con anticipo la zucca provando a  cuocerla in forno con erbette ( risulterà più saporita) frullatela e conservatela in frigo. Ricordate di coprire con carta da forno le fettuccine per non farle seccare e non far bruciare il peperone crusco.

 

INGREDIENTI

  • 380 g di fettuccine Casa Milo
  • 300 g di zucca delica già pulita
  • 200 g di salsiccia al vino
  •  1 cipolla
  • Olio sale qb
  • 150 g di brie o fontina
  •  6 cucchiai di latte
  •  parmigiano o grana qb
  • Peperone crusco o polvere di peperone secco qb

 

PREPARAZIONE

  • In una padella fate rosolare la cipolla tagliata in un giro d’ olio, unite la salsiccia e lasciate cuocere per pochi minuti. Deve restare morbida non fatela seccare.
  • Eliminate la salsiccia e nella stessa padella cuocete la zucca tagliata e condita con sale, il grasso della carne e mezzo bicchiere d’acqua. Una volta cotta, Frullate ed unite il latte.
  • Mescolate la crema di zucca alla salsiccia.
  • Portate a bollore abbondante acqua salata e cuocete le fettuccine Casa Milo per metà del tempo riportato sulla confezione, scolate lasciando da parte una tazza di acqua di cottura.
  • Mescolate le fettuccine con la salsa di zucca e salsiccia. Se necessario unite acqua di cottura, la pasta deve risultare molto cremosa in modo che in forno non si asciughi molto.
  • Riponete la pasta in cocotte da forno creando dei nidi, al centro adagiate tocchetti di brie, cospargete di peperone crusco e parmigiano.
  • Coprite con carta forno e cuocete a 190° C a forno ventilato per 30 min circa.
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Settembre e gli Scialatielli allo scoglio

Settembre è sempre stato il mio mese. A settembre festeggio il compleanno, a settembre si consumano le mie vere vacanze, a settembre ci sono i nuovi progetti da realizzare.

Un mese carico di energie positive ed io sono ancora fresca delle mie ultime vacanze consumate tra Palermo, Favignana e Mazara. Porto addosso il sapore del sale, negli occhi la bellezza delle acque cristalline, di tramonti mozzafiato e nel cuore la calda accoglienza degli isolani.

Di rientro dalla Sicilia, in cucina non potevo lasciarmi ispirare che dal mare.

Ed ecco un gran classico che a tavola accontenta tutti, soprattutto quando è preparato con amore ed ingredienti scelti. Vongole, calamari, scampi, gamberi, pomodorini ed un formato di pasta che esalta tutti questi sapori,  gli scialatielli dell’edizione regionale di casa Milo, realizzati con grano 100% pugliese. Una pasta porosa, ruvida che trattiene benissimo il condimento e rende unico  anche il più semplice dei piatti.

 

scialatielli allo scoglio

 

scialatielli allo scoglio

scialatielli allo scoglio

scialatielli allo scoglio

scialatielli allo scoglio

SCIALATIELLI ALLO SCOGLIO

INGREDIENTI

  • 400 G di scialatielli 100% filiera Puglia Casa Milo
  • 400 g di vongole
  • 4 scampi
  • 8 gamberetti
  • 300 g di calamari
  • 200 g di pomodorini
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 2 spicchi di aglio
  • prezzemolo, olio, sale e pepe qb

PREPARAZIONE

  • In una pentola portate a bollore abbondante acqua per la pasta.
  • Pulite gli scampi, gamberetti e calamari e mettete a spurgare le vongole in acqua e sale.
  • In una padella versate dell’olio, aglio e i gambi di prezzemolo e fate scaldare. Versate poi i pomodorini, lasciate andare a fiamma vivace, unite il concentrato un mestolo d’acqua e fate cuocere per pochi 8 minuti.
  • Mettete a cuocere gli scialatielli in acqua salata.
  • Nel frattempo nella padella del sughetto mettete a cuocere calamari per pochi minuti, gamberi e fate aprire le vongole.
  • Scolate la pasta al dente, fate insaporire per qualche minuto con il condimento allo scoglio ed unite per ultimo gli scampi, il prezzemolo tritato finemente e pepe.
  • Siete pronti per impiattare e gustare il piatto ben caldo.

scialatielli allo scoglio

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ESTATE
FOOD

Un piatto per l’estate, pappardelle all’erbette, limone e pinoli

Immaginate di essere al mare e di aver trascorso una delle giornate più piene e rilassanti della stagione, immaginate ancora di essere nel cuore del sud d’ Italia dove il sole rovente vi ha lasciato spazio solo ad un pranzo fresco e semplice all’ombra di un ombrellone.

E’ pomeriggio ed ora state rientrando nelle vostre dimore, la pelle brucia ancora, i capelli sono dritti e pieni di salsedine,  non vedete l’ora di rilassarvi al fresco di una campagna magari, fare una doccia veloce e lasciare che i capelli si asciughino all’aria mentre cucinate qualcosa di veloce e allo stesso tempo ricco, fresco e gustoso.

Forse avrete degli amici a cena oppure no e allora che importa, mettete su un bell’abitino in lino, calice di vino bianco alla mano e avrete bisogno solo di 8 minuti per preparare questo piatto che  assicuro vi piacerà moltissimo.

Un classico tra le paste, le pappardelle, quelle belle ruvide, gialle, di uova da galline sane, erbette fresche di stagione, pinoli, una punta di sapidità con delle acciughe e una bella nota agrumata, del succo e della scorza di limoni biologici.

 

estate

estate

estate

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ESTATE

estate

estate

estate

PAPPARDELLE, ERBETTE, LIMONE E PINOLI

Chi pensa che le buone pappardelle siano solo quelle fatte in casa, non ha provato quelle di Casa Milo, 100% filiera Puglia.

Una pasta realizzata con una lavorazione a freddo, nella quale la sfoglia viene ricavata in un solo passaggio eliminando tutti gli stress meccanici generati dai procedimenti convenzionali, per salvaguardare al massimo la qualità del prodotto. Una lavorazione che garantisce l’integrità degli amidi, dona alla sfoglia un colore più vivo, la rende più ruvida e compatta conferendole l’inconfondibile sapore delle paste lavorate a mano.

 

Ingredienti

  • 250 g di pappardelle casa Milo
  • 2 spicchi d’aglio in camicia
  • Succo di mezzo limone bio e scorza di 1 lim bio
  • 6 acciughe
  • 20 g di pinoli tostati
  • 1 mazzetto di erbe ( basilico, erba cipollina, prezzemolo, timo)
  • Pepe, sale e olio evo qb
  • 50 g di burro

Procedimento

  • Mettete a bollire abbondante acqua e salate appena.
  • Dopo aver lavato le erbette, tritatele finemente al coltello e mettetele da parte.
  • In una padella unite un giro d’olio, il burro e fate scaldare. Aggiungete l’aglio in camicia e lasciate insaporire, Unite le acciughe e fatele sciogliere.
  • Nel frattempo fate cuocere le pappardelle e scolatele molto al dente.
  • Continuate la cottura della pasta nella salsa di acciughe, unite acqua di cottura e fate cuocere ancora la pasta.
  • Unite il trito di erbette, succo di mezzo limone.
  • Al momento dell’impiattamento aggiustate con del pepe a piacere, la scorza di limone e unite i pinoli tostati.
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