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torta al cioccolato
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torta al cioccolato imperfetta, come me

L’imperfezione della mia torta cioccolato

“Vedrai, imparerai a fare delle torte al cioccolato, perfette come le mie”.

Questo era ciò che da piccola  mi ripeteva di continuo una mia zia mentre la guardavo destreggiarsi

nella sua bianca cucina con movimenti dolci, veloci e precisi nel preparare la torta al cioccolato più buona che la mia memoria culinaria possa ricordare.

Oltre che buona, quella torta, era molto soffice, alta, cioccolatosa, insomma,

completamente diversa dalle torte che preparavano le mamme negli anni ottanta.

Sarà che zia Lucia era stata per diversi anni in America e aveva portato con sé qualcosa di magico e differente da quella parte di mondo,

ci incantava sempre con le sue preparazioni d’oltre Oceano.

A distanza di anni, quel desiderio di riassaporare un gusto di cioccolato mi è ritornato ed è così che cimentandomi in una ricetta adattata a quella che fu,

mi sono imbattuta anche in una nuova coscienza.

torta al cioccolato

torta al cioccolato

La mia torta poco convenzionale

Sarà anche colpa dei social che mi tartassano di immagini e piatti perfetti, di torte prive di ogni forma di sbavatura, si è svegliato in me la voglia

di realizzare la mia torta al cioccolato, con relative imperfezioni.

Per questa mia ricetta che ha tutto il desiderio di coccola e nulla a che vedere con la maestria da pasticcere, ho voluto prepararla a mia immagine,

quella che in questo periodo più si avvicina alla mia condizione.

Imperfetta come me, ecco come sarà la ricetta di questa torta, stanca ed annoiata di rincorrere a tutti i costi le assenze di sbavature.

Piena, piuttosto di voglia di coccole, come una torta che abbraccia in una giornata piovosa e fredda d’inverno,

il dolce perfetto d’assaporare al tepore di quattro mura familiari in compagnia delle persone che ci fanno star bene.

Mi piace rilassarmi all’idea che per questa volta la forma possa lasciar spazio alla sostanza e vi assicuro che la sostanza di questa torta al cioccolato saprà regalarvi grandi soddisfazioni.

 

torta al cioccolato

torta al cioccolato

torta al cioccolato

torta al cioccolato

torta al cioccolato

TORTA AL CIOCCOLATO RICOTTA E COCCO

Per la realizzazione di questa torta ho utilizzato la tortiera alta 20 cm di Decora ed ho realizzato 2 torte che ho poi sovrapposto

INGREDIENTI

  • 4 UOVA
  • 150 G DI ZUCCHERO
  • 220 ML DI PANNA FRESCA
  • 150 G DI FARINA PER DOLCI LIEVITATI
  • 50 G DI CACAO AMARO IN POLVERE
  •  1 BUSTINA DI LIEVITO per dolci

( gli ingredienti di sopra si riferiscono ad una sola torta. Per realizzarla alta, va considerato il doppio delle dosi)

Per la farcia

  •  400 G DI RICOTTA
  • 100 G DI ZUCCHERO A VELO
  •  200 G DI FARINA DI COCCO

( gli ingredienti si riferiscono per farcire l’intera torta )

Per la ganache

  • 200 ML DI PANNA FRESCA
  • 200 G DI CIOCCOLATO FONDENTE
  •  3 RAMETTI DI ROSMARINO

PROCEDIMENTO

  • Sbattete le uova in una ciotola, unite man mano tutti gli ingredienti, continuando a sbattere con delle fruste elettriche.
  • Unite lo zucchero, poi la panna, la farina, il cacao e per ultimo il lievito per dolci.
  • Scaldate il forno.
  • Imburrate la tortiera, versate il composto e infornate per 40 minuti circa a 180 ° C in forno statico.
  • Ripetete l’operazione per una seconda torta.
  • Nel frattempo, lavorate la ricotta con dello zucchero a velo e 100 g di  farina di cocco e lasciate da parte
  • Uscite dal forno le torte e lasciate raffreddare.
  • Tagliare in 2 le torte e farcire ognuna con uno strato di ricotta e sovrapponetele.
  • In un pentolino a bagnomaria versate la panna e il cioccolato a pezzi e fate sciogliere.
  • Lasciate raffreddare e stendetela su tutta la torta.
  • Ultimate decorando con la farina di cocco e aggiunta di 3 rametti di rosmarino, fissati al contrario sulla torta.

 

FOODLIFESTYLE

Sognando un tè con il Cappellaio Matto

Chi di voi non ha mai sognato un tè con il Cappellaio Matto? Una tavola imbandita piena di tazze e teiere e l’orologio che segna costantemente le cinque.

«E’ sempre l’ora del tè». . .
Quale pretesto migliore!

Finalmente l’autunno è arrivato, il solstizio d’inverno è dietro l’angolo e, nonostante per il Cappellaio il momento sia sempre quello giusto, non può esserci stagione più adatta per riappropriarsi di questa piacevole abitudine.

Da soli o in compagnia l’allestimento della tavola è fondamentale per un tea party degno di Wonderland, per questo il suggerimento che voglio darvi è quello di riaprire bauli e credenze ormai dimenticati e rispolverare i vecchi servizi della nonna donando loro una seconda vita: teiere e tazze in porcellana, posate in argento, lattiere, zuccheriere, piattini, alzate. . . create un mix & match, aggiungete un pizzico di modernità e il gioco è fatto!

 

Pensiamo ora a come accompagnare il nostro tè. . . Dolce? Salato? Direi entrambi!

Come per ogni afternoon tea che si rispetti dei buoni tramezzini non possono mancare in tavola, potete farcirli con del salmone, con del prosciutto cotto e delle uova, per la parte dolce invece sfoderate pure il vostro cavallo di battaglia, la torta che più amate, quella sfornata ormai tante volte, quella che si avvicina il più possibile al magico equilibrio tra gli ingredienti.

Mariangela in uno degli ultimi post ci ha parlato della sua ricetta perfetta, anch’io ne ho una, è la mia torta preferita, sperimentata negli anni, dosata, cambiata e riprovata fino a raggiungere la consistenza che amo: la mia carrot cake!

LA “MIA” CARROT CAKE

INGREDIENTI

  • 240 G DI FARINA “PRIMITIVA TIPO INTEGRALE” MOLINO PASINI
  • 160 G DI ZUCCHERO DI CANNA
  • UNA BUSTINA DI LIEVITO PER DOLCI
  • 50 G DI MANDORLE TRITATE GROSSOLANAMENTE
  • 240 G DI CAROTE
  • 120 ML DI SUCCO D’ARANCIA + SCORZA GRATTUGIATA
  • 60 ML DI LATTE
  • 60 ML DI OLIO DI SEMI DI GIRASOLE
  • UN CUCCHIAIO DI RUM
  • UN CUCCHIAINO DI CANNELLA IN POLVERE
  • UN PIZZICO DI ZENZERO
  • UN PIZZICO DI SALE

PREPARAZIONE

  • Frullate le carote, precedentemente tagliate a tocchetti, insieme all’olio, al succo di arancia e al latte.
  • Nel frattempo in una ciotola mescolate la farina con il lievito, lo zucchero di canna, la cannella, le mandorle tritate e in ultimo il sale.
  • Unite i due composti, aggiungete anche la scorza grattugiata, il rum e mescolate per amalgamare il tutto, se l’impasto dovesse risultare troppo asciutto aggiungete un po’ di latte o del succo di arancia.
  • Nel frattempo riscaldate il forno a 180°C, imburrate uno stampo da bundtcake o plumcake e quando è pronto versateci l’impasto, se volete, prima di infornare, cospargete la superficie con zucchero di canna e mandorle a scaglie
  • Infornate e lasciate cuocere per circa 50/60 min. la prova dello stecchino vi aiuterà a capire se la cottura è giusta.
  • Lasciate raffreddare la torta prima di toglierla dallo stampo e servirla.

Per finire, come sempre, qualche suggerimento di stile e visto che il Natale è alle porte, qualche spunto per un’idea regalo. Il Cappellaio Matto vi saluta!

1. Teiera in alluminio martellato che può essere usata anche come bollitore direttamente sui fornelli, capacita circa 1 litro, Nanban /2. Coppa con piede della collezione Madame, ispirata alle atmosfere dei salotti dell’800 francese, in acciaio PVD e base in resina, Sambonet /3. Vassoio Purple Dahlia in legno di betulla laminato, collezione Flora, diam. 38 cm, PATCH NYC  /4. Bellissima la teiera Paeonia Blush color corallo, perfetta per servire il tè con eleganza, Wedgwood /5. Tazza da tè con piattino in porcellana e dettagli oro, disponibile in quattro colori diversi, collezione La Tavola Scomposta, Bitossi Home /6. Spalmino con lama in acciaio inox e manico in legno verniciato, disponibile in sei colori diversi, Opinel /7. Bollitore elettrico estetica anni ’50, Smeg /8. Tèo, cucchiaino per tè in bustina in acciaio inossidabile, collezione Objets-bijoux, la forma trae ispirazione da una foglia curvata, design LUCY.D,  Alessi /9. Tè verde Gunpowder, ottima fonte di antiossidanti, originario della provincia di Zhejiang in Cina, è la tradizionale base del tè alla menta, Kusmi Tea /10. Tea Time è il libro che celebra l’ora del tè attraverso 57 ricette classiche rielaborate in chiave moderna da Csaba dalla Zorza, la guida perfetta per chi vuole avvicinarsi a questo momento in modo elegante e semplice, Guido Tommasi Editore /11. Mug Fedora collezione Hibryd, quando Occidente e Oriente si incontrano, design CTRLZAK, Seletti

biscotti per Natale
FOOD

Biscotti al cioccolato per Natale

Biscotti per Natale? Al cioccolato naturalmente!

Se di ricette per Natale dobbiamo continuare a  parlare, i biscotti al cioccolato dobbiamo preparare!

Sarò sincera con voi, la ricetta in programma per quest’occasione era una golosissima torta al cioccolato, un dolce perfetto per

queste feste da condividere con amici e parenti, ma in quest’ultimo periodo mi riesce un po’ difficile programmare anche

la più ordinaria delle commissioni.

Ormai da sei mesi, la piccola Cecilia occupa la gran parte del mio tempo, lasciandone ben poco per il resto.

Con lei al mio fianco nulla è come prima ed ho imparato a capire come rimediare determinate situazioni e colmare quelle che inizialmente potevano sembrare

dei fallimenti.

Come dire, è fondamentale saper trasformare anche la più disastrosa delle ciambelle ed è così che impossibilitata

dal realizzare questa famosa torta di cui vi parlavo

( prometto di pubblicarla prossimamente in occasione speciale) ho tirato fuori una soluzione niente male.

Le ricette migliori si sa, a volte riescono da errori accidentali o da esperimenti mal riusciti.

Ecco, io sono una testimonial di questa grande leggenda.

biscotti per Natale

biscotti per Natale

Un rimedio agli imprevisti

La base della torta in programma, prevedeva una frolla al cioccolato, ed essendo l’unica parte riuscita a preparare,

ho pensato bene di rimediare realizzandone dei biscotti per Natale. Risultato?

Dei dolcetti perfetti per la colazione  ma anche l’idea carina per un regalo. Degli alberelli realizzati con fave di cacao aromatizzati agli agrumi.

Sono così facili e veloci da preparare che potrete lavorare con i vostri bambini, questi biscotti per Natale si son rivelati un vero successo.

Spianatoia e ingredienti alla mano, pronti a realizzarli?

biscotti per Natale

biscotti per Natale

biscoti per Natale

BISCOTTI AL CIOCCOLATO con fave di cacao

INGREDIENTI

  • 300 G DI FARINA
  • 35 G DI FAVE DI CACAO
  • 200 G DI BURRO
  • 150 G DI ZUCCHERO DI CANNA A VELO
  • 50 G DI UOVA
  •  3 G DI LIEVITO PER DOLCI
  • SCORZA DI UN’ARANCIA BIO.
  • 1 PIZZICO DI SALE

PROCEDIMENTO

  •  Riponete in planetaria farina e burro e fate sabbiare.
  •  Pestate rendendo polvere le fave di cacao.
  •  Unite alla farina e al burRo sabbiati  tutti gli altri ingredienti e continuate a lavorare sino ad ottenere un composto omogeneo.
  • Su due fogli di carta da forno stendete con l’aiuto del matterello la frolla di 3/4 millimetri e lasciate riposare in frigorifero.
  • Trascorsi circa 30 minuti, anche meno, uscite dal frigo.
  • Con un taglia biscotti della forma desiderata, coppate la frolla e adagiate i biscotti su una leccarda con carta forno.
  •  Preriscaldate il forno e cuocete a 180° C per 13 minuti.
  • Terminate con dello zucchero a velo oppure intingendo i biscotti con del cioccolato fuso.
  • Biscotti perfetti per la colazione ma anche per la merenda accompagnato da tisana all’arancia o alle spezie.
conchiglioni
FOOD

Conchiglioni e una nuova ricetta di Natale

La mia ricetta di Natale

Si avvicinano le feste e  puntualmente sono alla ricerca di nuove ed interessanti ricette da presentare alla famiglia.

Sarà per questa gran voglia di sorprendere con le doti culinarie o perchè è in queste giornate che riunendoci tutti e dico proprio tutti,

è il momento di trascorrere un pò più di tempo ai fornelli ed esprimere il meglio di se stessi.

Come sempre sottolineo, l’importanza del piatto non deve far perdere di vista il consumo alla spesa.

Si sa che in questo periodo ci si lascia andare agli acquisti folli e non meno   agli ingredienti da utilizzare in cucina, quando invece è possibile

preparare delle vere leccornie  che creino un’emozione anche senza ricorrere alle materie prime gourmet.

La ricetta che sto per proporvi ha una matrice di origine lucana (vedi gli ingredienti)  si presenta elegantemente a tavola ed ha un food cost davvero contenuto.

conchiglioni

Pochi ingredienti alla mano e qualche consiglio

L’attenzione allo spreco e all’acquisto di materie prime che siano buone ma non esageratamente costose è uno degli aspetti che maggiormente tengo in considerazione.

E’ per questo che nelle grandi occasioni preferisco  cuocere delle portate al forno.Una volta giunto a tavola, se ben preparati, sapranno donare grandi soddisfazioni, alla vista oltre che al palato.

Punto su ricette semplici, gustose e preferisco, invece,  investire qualche euro in più per una buona bottiglia di bollicine che faccia entrare subito l’atmosfera di festa.

 

conchiglioni

conchiglioni

ricetta di natale

conchiglioni

CONCHIGLIONI DI PODOLICA E RICOTTA AFFUMICATA

Per questa ricetta ho usato il macinato di carne podolica e tal proposito vi lascio qualche info su questa prelibatezza lucana.

La podolica lucana è una carne simbolo della Basilicata.

Sana e ricca di omega 3. I bovini di podolica, vivono allo stato semibrado, nutrendosi esclusivamente del latte materno nella prima fase di vita, erbe naturali presenti sulle colline e montagne lucane e di fieni e cereali controllati in stalla.

INGREDIENTI

  • 400 G DI CONCHIGLIONI TRAFILATI AL BRONZO
  • 700 G DI MACINATO DI CARNE PODOLICA
  • 300 G DI RICOTTA AFFUMICATA
  • PARMIGIANO REGGIANO QB
  • SALE, OLIO EVO, PEPE QB
  • ERBA CIPOLLINA QB
  • 1/2 CIPOLLA, 1 CAROTA, 1 COSTA DI SEDANO
  • 1/2 BICCHIERE DI VINO BIANCO
  • 200 G DI PELATI
  • 200 ML DI BRODO DI CARNE

PROCEDIMENTO

  • In un tegame fate scaldare olio e unite il trito di cipolla sedano e carota e fate rosolare.
  • Unite il macinato fate cuocere qualche minuto e sfumate con il vino sino a farlo evaporare del tutto.
  • Unite il pelato, aggiustate di sale e pepe e fate cuocere a fuoco basso, facendo attenzione a tenerlo sempre ben umido, aggiungendo se necessario del brodo.
  •  Nel frattempo in una pentola con abbondante acqua salata fate cuocere i conchiglioni e scolateli molto al dente.
  • Nel condimento versateci la ricotta affumicata ed amalgamate.
  • Riempite tutti i conchiglioni con la farcia di tritato e disponeteli uno di fianco all’altro in una pirofila di vetro o ceramica adatta                                                                                                                 al forno e utilizzabile anche per  la presentazione a tavola.
  • Ultimate con ulteriore aggiunta di ricotta grattugiata e del parmigiano sulla pasta e infornate a 200° C in forno preriscaldato per 15 minuti circa.
  • Presentate il piatto con una spolverata di erba cipollina tritata finemente sui conchiglioni.

 

 

 

mela
FOODLIFESTYLE

Una mela al giorno….

…toglie il medico di torno?

Si dice che ‘una mela al giorno tolga il medico di torno’, chissà se vale lo stesso per una sana e gustosa torta di mele.

Vero o non vero, difficile sottrarsi dal prepararla per poi poterla gustare al mattino.

Come probabilmente lo avrò già ripetuto, non posso dire di averla sempre amata,

il fattore ‘molliccio’ della classica torta alle mele, proprio non mi è mai andato giù.

Da insoddisfatta cronica devo  dire che sono sempre alla ricerca della ricetta perfetta, di quella che abbia la giusta componente zuccherina, giusta quantità di mele,

uso di farine interessanti e quel non so che  da farmi dire ” wooow, ecco, l’ho trovata”.

mela

mela

La ricetta perfetta

Che ci crediate o meno, ora le torte di mela sono diventate la mia passione.

Appuntamento fisso con l’autunno, sfornarne almeno una ogni 10 giorni. Dopo vari test, dei i miei soliti copia, incolla, stacca e attacca, sposta e risistemi,

credo di aver trovato la ricetta su misura per me.

Sembrerà sciocco, ma non sono la sola fissata, stando su Instagram ho scoperto un vero gruppo di patiti per le torte di mele, alla ricerca della ricetta più entusiasmante.

Cosa solletica le mie papille gustative? Non solo la morbidezza della torta, con la freschezza delle mele che incontrano il limone e il profumo intenso della cannella

ma anche ciò che risveglia alla mia memoria, ricreando uno stato di benessere interiore.

Ad ogni morso un tuffo nei ricordi che avvolgono anima e palato. La torta di mele, la torta dell’infanzia per eccellenza, quella che per la prima volta prepari con la mamma o con la nonna, quelli che porti a scuola per l’ora del break, quella che prepari da fuorisede all’università,  in preda ad un attacco di nostalgia di casa e infine quella che ti ritrovi a voler

rifare da grande per allietare le colazioni del mattino.

Dopo un tanto cercare, posso dire di aver trovato la ricetta che fa per me e con piacere la condivido anche con voi.

mela

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TORTE SOFFICE DI MELE, MARSALA E MANDORLE

INGREDIENTI

  •  3 UOVA
  • 180 G DI ZUCCHERO DI CANNA
  • 400 G DI FARINA AUTOLIEVITANTE
  • 1 BICCHIERE DI LATTE
  • 1 BICCHIERE DI OLIO DI SEMI
  • 3 MELE GOLDEN
  • UVETTA SULTANINA, CANNELLA E MANDORLE IN SCAGLIE QB
  • 1 TAZZINA DI MARSALA
  • 1 PIZZICO DI SALE
  • ZUCCHERO A VELO A PIACERE

PREPARAZIONE

  • Sbucciate le mele e riducete le mele a tocchetti, mettetele a marinare con del marsala, cannella e l’uvetta sultanina.
  • Nel frattempo montate a neve gli albumi  ( le uova mi raccomando a  temperatura ambiente) con un pizzico di sale.
  • Sbattete i tuorli con lo zucchero sino a renderli spumosi, unite a filo olio e poi latte e continuate a sbattere.
  • Unite poco per volta la farina setacciata, gli albumi e per ultimo le mele con l’uvetta dopo averle scolate dal marsala.
  • Nel frattempo riscaldate il forno a 190°C, imburrate uno stampo per ciambella, versate l’impasto.
  •  Cospargete un pò di zucchero di canna e di scaglie di mandorle per un aspetto rustico e dal gusto croccante.
  • Infornate e lasciate cuocere per circa 40 min. la prova dello stecchino vi aiuterà a capire se la cottura sarà ultimata.
  • Lasciate raffreddare appena prima di gustarla.

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autunno
LIFESTYLE

la mia tavola per l’autunno

L’autunno la bellezza della natura

L’autunno è tra le stagioni che preferisco, ma questo con buona probabilità lo avrò ripetuto diverse volte.

La temperatura è dolce e frizzante allo stesso tempo, i colori caldi, il ritmo della vita che sembra ritornare al normale fruire

mi rendono serena e vogliosa di riscoprire la natura che si prepara a dormire.

La tavola come la cucina o  l’abbigliamento, si veste dei colori e dei materiali dell’autunno.

In occasione di una cena molto speciale qualche giorno fa mi sono lasciata ispirare proprio dalla semplice bellezza della natura ed ho lasciato fosse la protagonista della mia tavola.

autunno

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L’accoglienza alla base di un benvenuto

Non esiste miglior benvenuto che prendersi cura dei propri ospiti, che si tratti di vecchie conoscenze  o di nuove.

Lasciare che questi si sentano a proprio agio come a casa e allo stesso tempo rivolgere le attenzioni che si convengono come fossero in un

lussuoso ristorante ( mi raccomando, però, senza eccedere e senza troppe forzature ) sarà di certo il primo buon approccio.

Realizzare una tavola accogliente e ben apparecchiata potrebbe essere il secondo punto importante senza tralasciare

lo studio di un menu ad hoc.

Trovo sia la scelta migliore non osare troppo quando gli ospiti vengono a casa per la prima volta,

diversamente si rischierebbe di risultare eccessivi o inopportuni.

autunno

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Una tavola semplice risulta vincente

Puntare all’essenzialità, eleganza e ricercatezza renderà le vostre tavole belle e colpiranno di sicuro l’attenzione.

Per questa tavola d’autunno, ho scelto la semplicità dell’ulivo, ne ho raccolto

dei piccoli rametti e aggiunto la vivacità delle melagrane.

Dopo aver steso una tovaglia di misto lino bianca, ho adagiato

al centro del tavolo i rametti d’ulivo, ho poggiato sopra le tre melagrane ed infine due candelabri in ottone

sistemati all’estremità del tavolo.

Per le stoviglie ho optato ad un super classico, dei vecchi piatti bordo oro, delle posate di famiglia, un tovagliolo con orlo a giorno adagiato sul piatto e per i bicchieri ho scelto un tumbler basso e un calice vintage per rimanere sulle note del classico.

Come sempre dico, il buon cibo, del buon vino e la giusta compagnia, faranno tutto il resto per la riuscita di una cena speciale.

 

autunno

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grano arso
FOOD

‘L’ruccl’ di grano arso e tre generazioni all’opera.

Il grano arso, la farina dei poveri

Il gusto del grano arso sembra esser un sapore nuovo e invece è qualcosa che proviene dalla storia,

dai quei contadini che raccoglievano (dopo la mietitura e la bruciatura delle stoppie) i chicchi bruciati avanzati sul campo di lavoro.

Quel grano aveva il gusto amarognolo, proprio come il lavoro di chi lo aveva raccolto.

Era il segno della fatica, della terra lavorata sotto il sole cocente delle colline del sud Italia, della povertà, della difficoltà ad avere sempre dei prodotti finiti e raffinati.

Ne risultava un aspetto più grossolano rispetto alla farina di grano duro, ma proprio quell’aspetto rustico e dal sapore leggermente affumicato, donava alle ricette di alcuni piatti un gusto unico.

Oggi, proprio quella stessa farina, viene prodotta da diversi mulini tra le farine speciali, utilizzata da chef come fosse

una new entry in cucina ma molti non sanno che  le nonne del sud la utilizzavano quasi quotidianamente.

grano arso

grano arso

grano arso

grano arso

 

grano arso

L’autunno in un piatto

La stagione dei funghi è arrivata e in occasione di un bel cesto di porcini in regalo, mi sono cimentata nella realizzazione di questa pasta, formato tipicamente lucano.

L’aggiunta della salsiccia lucanica, preparata con il peperone crusco in polvere e dei semi di finocchio, hanno reso speciale questa ricetta che ha tutto il sapore dell’autunno.

grano arso

In ricordo di chi me lo ha insegnato e l’augurio a chi imparerà a farle.

grano arso

GNOCCHETTI LUCANI DI GRANO ARSO, LUCANICA, PORCINI E MANDORLE

Li chiamano gnocchetti, cavatelli, ma dalle mie parti si chiamano ‘Rucc’l’.Una magia che solo le mani sapienti e la scelta di giusti ingredienti sanno dar vita a questo formato di pasta tipicamente lucano realizzato solo con acqua e farina.

INGREDIENTI

  • 300 G DI FARINA DI SEMOLA
  • 100 G DI FARINA DI GRANO ARSO
  • ACQUA  E SALE Q.B.
  • 250 G DI PORCINI
  • 1/2 bicchiere di VINO BIANCO
  • 80 G DI SALSICCIA LUCANICA (CARNE DI MAIALE CON FINOCCHIETTO E PEPERONE ROSSO IN POLVERE )
  • OLIO EVO, PEPE, SALE E PREZZEMOLO Q.B.
  • 80 G DI MANDORLE SGUSCIATE, TOSTATE.
  • PARMIGIANO REGGIANO Q.B.

PREPARAZIONE

  • Create una montagna con le farine, unite un pizzico di sale, fateci una cavità con le dita e versateci dell’acqua calda  poco per volta e iniziate a lavorarla.
  • Dovrete proseguire sino ad ottenere la giusta consistenza , lavorate bene con i palmi delle mani sino a creare una palla di pasta e lasciate riposare.
  • Trascorso il tempo di posa, versate della farina sul piano di lavoro.
  • Prendete un pezzo dell’impasto, create un cilindretto con i palmi delle mani.Con l’aiuto di un coltello tagliate pezzi di  pasta di 1 cm circa l’uno.
  • Con due dita (indice e medio) fate una leggera pressione sui pezzi ricavati e tirate avanti ( verso di voi) come a creare una piccola culla.
  • Procedete sino a completamento e fate asciugare.
  • Nel frattempo pulite con un pennello e tagliate a fettine i porcini. In una padella con poco olio e uno spicchio di aglio fateli cuocere sino a metà cottura.
  • Salate.Unite la salsiccia e fate rosolare.Sfumate con del vino bianco e alzate la fiamma.
  • Portate a bollore l’acqua salata, versate la pasta e attendete che venga a galla.Fatela cuocere qualche minuti e scolate tenendo da parte un pò di acqua di cottura.
  • Versate la pasta nel condimento dei funghi e salsiccia e fate saltare aggiungendo l’acqua di cottura.
  • Al momento dell’impiattamento grattugiate delle scaglie di parmigiano e terminate con  mandorle tostate e una piccola aggiunta di prezzemolo.
  • Ora siete pronti per gustare.
pesto di rucola
FOOD

Pesto di rucola e ricotta, il saluto all’estate

Pesto di rucola, bye bye estate.

Il mese di settembre era il mese tanto amato ed odiato, era quello del mio compleanno e quindi l’euforia dei preparativi della festa, gli zii che arrivavano da lontano, i cugini, i regali.

Settembre però, era anche il mese che segnava la fine di un lungo periodo di bivacco e l’inizio della scuola.

Ricordo che da bambina le nostre  estati duravano un’eternità. A partire dalla prima settimana di giugno sino alla prima di settembre noi piccoli con la nonna ci trasferivamo al mare.

Tre lunghi mesi all’aria aperta, senza orari rigidi, le nuove amicizie, i giochi sulla spiaggia, il contatto con la natura, liberi da vestiti pesanti e formali.

Stare al mare per noi piccoli era davvero un toccasana, una parentesi negataci una volta rientrati in paese.

pesto rucola

pesto di rucola

Il rientro è più dolce se…

Oggi come allora settembre è il mese che delinea la fine e l’inizio di un nuovo capitolo.

Il rientro dalle vacanze e il ritorno al lavoro.Per molti è il momento di vero piacere, ripartono nuovi progetti, giornate per godersi la natura, temperature miti e di bella luce,

il mese perfetto per godersi la pace.

Per altri invece, questo è il mese più duro e pesante dell’anno. Si, perchè ripartire non è sempre così semplice e scontato.

Per poter alleggerire questo rientro e donargli ancora un sapore dolce e vacanziero, ho pensato di riesumare una ricetta preparata prima dell’arrivo della piccola Cecilia.

Era appena la metà di Giugno e pensavo di riuscire a pubblicarla prima, e invece, quale occasione migliore di questa?

 

pesto di rucola

pesto di rucola

BUCATINI PESTO DI RICOTTA, RUCOLA E FRISELLA CROCCANTE

Questa ricetta ha tutti gli ingredienti che riportano all’estate ma che trovate anche in questa  stagione. .

Una ricetta gustosa e veloce da realizzare e se accompagnata da un buon calice di vino bianco fresco, renderà più dolce il vostro rientro

INGREDIENTI

  • 320 G DI BUCATINI
  • UN MAZZO DI RUCOLA SELVATICA (100 g circa)
  • 50 g DI PARMIGIANO REGGIANO
  • 50 g DI PECORINO
  • 80 G DI RICOTTA VACCINA
  • 50 G DI PINOLI
  • 1 AGLIO ( FACOLTATIVO)
  • OLIO EVO, PEPE, SCORZA DI LIMONE QB
  • UNA FRISA PICCOLA
  • 1 ACCIUGA SOTT’OLIO

PROCEDIMENTO

  • Per prima cosa, lavare la rucola (se selvatica meglio, contrasterà con il dolce della ricotta) , mettetela in un mixer.
  • Unite i formaggi grattugiati, pinoli, sale e aglio, versate a filo l’olio e tritate.
  • Per ultimo unite la ricotta e mescolate.
  • Nel frattempo fate bollire dell’acqua salata e versate i bucatini.
  • In una padella scaldate un giro di olio e sciogliete un’acciuga.Unite la frisella sbriciolata grossolanamente e fate insaporire qualche minuto

avendo premura di girare sempre con un cucchiaio per non farla bruciare.

  • Scolate la pasta e versate in una coppa , unite il pesto di rucola e ricotta ed unite un goccio di acqua di cottura se necessario per mantenerla più umida.
  • Nel piatto di portata, versate la pasta, unite le briciole di frisella croccante, della scorza di limone e qualche foglia di rucola per guarnire.
  • Ultimate con del pepe e siete pronti per gustare.
FOODLIFESTYLE

La salsa di pomodoro, segna la fine dell’estate

Sul finire dell’estate, in casa si preparava la salsa di pomodoro.

Questo era un momento importante come accadeva per le grandi feste, come per Natale o Pasqua ed era anche il momento che segnava la fine dell’estate, al rientro dalle vacanze al mare, prima dell’inizio della scuola.

Tutta la famiglia si riuniva per quest’importante momento, a dire il vero, era un’affare che riguardava  solo le donne di famiglia, noi bambine comprese.

In casa c’erano dei ruoli ben precisi che le donne non potevano esimersi dal compiere e i maschietti non potevano affatto metterci le mani.

Il momento della preparazione della salsa era proprio uno di quelli.

Il rito della salsa

In quella settimana di preparazione tutta la cucina si trasformava in un vero e proprio laboratorio, mobili arroccati sulle mura, sedie impilate e infilate negli angoli,

faceva da perno al centro della stanza un gran tavolone di legno come fosse un lettino da sala operatoria e tutti noi, intorno a lavorare.

Oggetti usuali davano spazio a nuovi attrezzi e soprattutto a miriade di bottiglie in vetro che d’improvviso comparivano dal nulla.

In quel periodo dell’anno riapparivano  alla nostra vista anche il  tanto temuto calderone con treppiede  e bombola, dove si lasciavano bollire le bottiglie avvolte da canovacci una volta preparata la salsa.

Certo la cucina di casa non era il massimo per queste preparazioni che oltre ad impegnare tutti in un lavoro faticoso,

sporcava come fosse un luogo di mattanza. Ricordo che ritrovavamo pezzi di pomodoro e semini ovunque per giorni interi.

Gli zii e quelli più fortunati utilizzavano il garage  o la campagna per queste faccende, li si che si poteva sporcare senza pensare di rimettere subito in ordine.

salsa di pomodoro

salsa di pomodoro

Gli odori, ricordi d’infanzia

A noi bambini, come sempre era proibito prender parte a questi eventi, per noi momenti di gioco e per loro eravamo solo d’intralcio ritardando la fine del lavoro in corso.

Cosicchè per arrivare a terminare la preparazione della salsa per l’ora di pranzo, mia nonna, mamma e zia si alzavano la mattina alle 4.00.Speravano in cuor loro che non le sentissimo

e invece il profumo acre di pomodoro fresco e quello pungente del basilico, ci facevano schizzare dritti in cucina.

I volti rassegnati degli adulti a non poterci far tornare a nanna, ci attrezzavano di fazzoletti in testa e iniziavamo ad infilare pezzi di pomodoro con le nostre piccole dita nelle verdi bottiglie.

Naturalmente nemmeno a dirlo che dopo la seconda  mollavamo l’impresa e nel giro di poco crollavamo stesi sul divano.

 

salsa di pomodoro

salsa di pomodoro

Piatto simbolo dell’estate, bucatini e fagiolini

Ricordo che  il piatto principe dell’estate era i bucatini con fagiolini verdi, pomodoro e cacioricotta salato,  realizzato con la salsa fatta in casa assicuro che era un viaggio gratis in paradiso.

Patacche sulle bianche canottiere e musi sporchi di fresco pomodoro.

Ogni anno come allora, sulla tavola di casa mia, questo piatto non può mancare e in ricordo della mia infanzia vi propongo la rivisitazione della classica ricetta.

 

salsa pomodoro

BUCATINI FAGIOLINI VERDI, POMODORO E BURRATA

Al contrasto dolce salato della ricetta tradizionale vi propongo quella un pò più goduriosa e filante con aggiunta di burrata fresca.

INGREDIENTI

  • 280 G DI BUCATINI TRAFILATI AL BRONZO
  • 100 G DI FAGIOLINI VERDI
  • 300 G DI SALSA DI POMODORO
  • 2 FOGLIE DI BASILICO
  • SALE OLIO EVO E PEPE QB
  • 1 BURRATA DA 250 G
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO

PREPARAZIONE

  • Per prima cosa pulite e lavate i fagiolini.
  • Preparate il sugo di pomodoro come di consueto con uno spicchio di aglio olio e sale.
  • Mettete a bollire abbondante acqua in una pentola capiente dove far lessare i fagiolini e a metà cottura unite la pasta.
  • Pasta e bucatini prenderanno sapore se cotti insieme.
  • Scolate il tutto al dente e condite con la salsa di pomodoro.
  • Impiattate e unite un cucchiaio generoso di burrata fresca, siete pronti per servirlo in tavola.
ceci epolpo
FOOD

Insalata fresca di ceci e polpo, un occhio agli sprechi

Ceci e polpo abbinamento perfetto

Da sempre l’abbinamento legumi e prodotti del mare hanno avuto  successo in cucina,

La loro dolcezza  ben si sposa con la sapidità del pesce, crostacei o frutti di mare. Come spesso capita per le ricette che vi propongo,

anche questa è il risultato di un recupero.

Un occhio agli sprechi

Ancora sento la voce di mia nonna quando mi diceva che il cibo non lo si poteva buttar via, che era peccato di Dio.

Credo di aver ereditato da lei quest’attenzione agli sprechi, alla necessità di recuperare qualsiasi cosa e sopratutto conservare.

I suoi tempi vissuti tra le difficoltà di guerra e mancanza di benessere, la costringevano  ad attuare questa politica che noto sta tornando

nuovamente in auge anche tra le donne moderne.

Questa tendenza al recupero, credo sia dettato non solo da un senso devoroso di risparmio economico, quanto

piuttosto una sensibilità maggiore agli sprechi.

Seguendo un programma di Jamie Oliver in tv, notavo di quanto cibo viene gettato ogni giorno nel mondo.

Spesa fatta male perchè molte volte dettati dalla fame e non dalle necessità, cibo lasciato in frigo o credenza a scadere

perchè sempre più spesso siamo fuori di casa.

Dovremmo imparare a saper recuperare con giudizio ciò che abbiamo in riserva a casa prima di recarci al mercato e riempire nuovamente il frigo.

ceci e polpo

ceci e polpo

La ricetta del risparmio

Non so a voi, ma spesso capita, soprattutto quando si è in tanti a ristorante di ordinare cibo più del necessario e aimè costretti a veder tornare indietro

piatti quasi pieni preparati alla regola dell’arte .

Ed è proprio ciò che mi è capitato qualche sera fa.

In preda a d un raptus di fame, all’ora dell’aperitivo, ci siamo precipitati ad ordinare più del dovuto.

I realtà le porzioni erano anche generose, tanto che il piatto principale, vale a dire un gustoso polpo cotto a meraviglia era avanzato del tutto.

Non ho avuto nessun timore a chiedere di voler portar via il cibo avanzato (credo anzi sia un comportamento etico corretto nei confronti di chi, cibo non può averne a sufficienza).

Di rientro a casa con il bottino

Tornando a casa con il mio sacchettino di polpo allegro, pensavo alla ricetta da preparare l’indomani.

La fortuna è stata certamente dalla mia parte tanto che ho avuto il piatto ben servito dal momento che in frigo avevo i ceci del giorno prima preparati dalla suocera.

I due ingredienti da soli mi  hanno dettato la ricetta che con piacere vi lascio qui di seguito.

ceci e polpo

ceci e polpo

INSALATA FRESCA DI CECI E POLPO

 Se in riserva avete degli altri legumi, vi assicuro andranno bene anche quelli.Le dosi di questa ricetta sono per una al massimo due persone e naturalmente il mio è stato un semplice assemblaggio dal momento che tutto era già cotto.

INGREDIENTI

  • 150 g di polpo scottato
  • 150 g di ceci
  • un cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • sedano qb
  • sale olio evo pepe e timo qb
  • scorza di mezzo limone

PROCEDIMENTO

  • Dovrete cuocere come di consueto i ceci in acqua.
  • Una volta lessati, preparate in una casseruola un leggero fondo di olio evo, aglio,  sedano e timo,lasciate  scaldare.
  • Unite i ceci ed un cucchiaio di concentrato di pomodoro e salate.
  • Aggiungete poca acqua e fate cuocere.
  • Una volta insaporiti i ceci, potrete toglierli dal fuoco.
  • Pulite il polpo e scottatelo su una piastra. Salatelo appena.
  • Ora è giunto il momento di assemblare il piatto. Alla base adagiate i ceci e sopra il polpo.
  • Grattate un pò di scorza di limone per un pò di freschezza e completate con un giro di olio evo non molto forte.
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